- bonasera
finzi, francesco
Bonasera era nato a Novara il 30 gennaio 1921 ma Jesi lo
aveva accolto ancora in fasce durante l’estate dello stesso anno. Con lui i
genitori: Giuseppe Bonasera, direttore dell’azienda agraria dell’Istituto
Cuppari e Ilda Finzi , docente e studiosa di scienze naturali. Figlio di
padre cattolico e di madre ebrea, venne perseguitato per motivi razziali. Il
28 gennaio 2007 aveva scritto, in occasione della Giornata della Memoria:
“Mi inchino con animo deferente ai ventuno miei strettissimi parenti
israeliti vittime dell’antisemitismo di ispirazione nazista. Con mia madre
fui inviato nel novembre 1938 al domicilio coatto di Pesaro (io “misto”,
poi discriminato nella primavera del 1939 e così potei poi iscrivermi,
conseguita la maturità classica, alla Sapienza di Roma e fare il
servizio militare)”.
La figura della madre entrava spesso nei suoi ricordi.
Professoressa di scienze naturali, insegnava nel liceo jesino che in quegli
anni “raccoglieva docenti insigni”: Egisto Paladini, Riccardo Gatti,
Raffaele Barchiesi, don Cesare Annibaldi, don Aurelio Benigni, Giacomo Mogni.
Sua madre, “facendo compiere agli allievi gli erbari, gettò le basi di
documentazione fitogeografia che, unitamente ad altre raccolte, hanno
permesso – esempio pressoché unico in Italia – di definire il patrimonio
naturalistico di questo territorio”.
Chiamato alle armi, Francesco Bonasera durante l’ultima
guerra aveva prestato servizio in Albania, ufficiale nel corpo degli Autieri,
operando a fianco di Carlo Azeglio Ciampi: i due si ritrovarono nel 2000 in
Ancona dove Ciampi, presidente della Repubblica, si recò in visita
ufficiale.
Dal 1949 al 1957, aveva diretto l’Osservatorio Geofisico
“Alessandro Serpieri” dell’Università di Urbino. Nel 1957 aveva
pubblicato “Il Climogramma di Jesi”, un interessante studio su dati
ricavati da elaborazioni statistiche dei rilevamenti effettuati dal 21
dicembre 1890 al 20 dicembre del 1940 dall’osservatorio meteorologico dell’Istituto
Tecnico “Cuppari” che ebbe a funzionare a Jesi dal 1867 al 1941. Bonasera
aveva tracciato un profilo climatico della città, considerando i dati
relativi alla temperatura, alla pioggia, alla nebulosità e alla direzione
prevalente del vento in Jesi, cioè ad elementi essenziali per definire le
fondamentali caratteristiche climatiche del luogo. Nel 1955 aveva fondato l’Istituto
Climatologico “ Giuseppe Ceramicola” della Camera di Commercio di Ancona,
reggendone la direzione fino al dicembre del 1962, nel 1963 Francesco
Bonasera dirigeva l’Istituto di Geografia Economica dell’Università di
Palermo.
Della sua vastissima produzione di pubblicazioni
scientifiche e studi geografici, ricordiamo alcuni titoli: “Le città
delle Marche elencate nelle Constitutiones Aegidinae: Contributo alla
geografia storica delle Marche” (su Studia Picena, 1959); “Un’antica
carta geografica conservata nella biblioteca comunale di Jesi” (su Rendiconti
dell’Istituto Marchigiano di Scienze Lettere ed Arti, 1962); “La
presenza ‘storica’ degli albanesi nelle Marche” (1985); “La
cartografia storica territoriale delle Marche, 1561-1851” (Paleani,
1985); “Il disegno della Vallesina – La cartografia storica della
città e del territorio” (su Biblioteca Aperta, giugno 1989);
“La cartografia e il territorio jesino nel secolo XVI” (su Biblioteca
Aperta, febbraio 1993); “La cartografia nautica anconetana (Sec. XV
- XVI) (Paleani, 1997); “La città di Jesi e il suo territorio nelle
vecchie illustrazioni e nelle antiche carte” (Paleani, 1999); con
Ernesto Paleani “Antiche carte geografiche storiche delle Marche
(Mostra cartografica Rocca di Frontone 27 luglio- 30 settembre 2001)
(Paleani, 2001); “Arcevia. Forma Urbis” (Paleani, 2001). Nel 1980
aveva dato alle stampe “Il clima di Jesi”, che riproponeva il
lavoro edito nel 1957 con i dati rielaborati “per una maggiore agilità e
comprensione dei fenomeni”.
Il 15 giugno del 1991 gli veniva conferita la cittadinanza
benemerita con la seguente motivazione: “Per la lunga ed appassionata
attività di studio e di ricerca sulla realtà storico-geografica del
territorio della Vallesina, per la fervida e disinteressata produzione di
saggi e pubblicazioni affiancata a lungo impegno nella carriera
universitaria, sostenuto con rigore e preparazione”. Anche in pensione, non
aveva smesso la sua attività di studioso e divulgatore, collaborando anche
con periodici nazionali e locali tra cui Voce della Vallesina negli
anni in cui ne fui primo responsabile. I suoi scritti raccontavano per lo
più avvenimenti, personaggi, monumenti della Jesi di ieri. Nel 2005 aveva
contribuito alla pubblicazione della prima edizione delle “Lettere del
Beltrami” e nel 2006 aveva scritto insieme a me e Glauco Luchetti “Giacomo
Costantino Beltrami (1779-1855) Esploratore del Messico e scopritore delle
sorgenti del Mississippi agl’inizi dell’800” catalogo della mostra
fatta a Roma.
Il 2 febbraio 2008 muore a jesi.
Un grande ed esperto geografo che mancherà a tutti per le
sue intuizioni e scoperte.
Pubblicazioni
–
“La vecchia città” nelle illustrazioni e nelle carte, Camerino
1982 estratto
–
Antichi dipinti di interesse geografico conservati nella residenza
municipale di Camerino, Ancona senza data (2 copie)
–
Caratteristiche geografiche della Regione marchigiana, Ancona 1956
–
Echi dalla Marca subumbria, 1986
–
Elementi di geografia politica ed economica, Padova 1965
–
Fano. Studio di geografia urbana, Fano 1951 (2 copie)
–
Gabicce e il territorio nord orientale delle Marche. Aspetti e
posizione geografica, Fano 1985
–
Geopolitica, Herbita 1982
–
Gli israeliti nelle Marche anteriormente al 1860, Mierma 1992
–
Gli Stati del Mediterraneo, Herbita 1985
–
Gli Stati insulari, Herbita 1984
–
Guida a studi e ricerche di carattere geografico su unità ambientali,
Bologna 1970
–
Guida per lo studio geografico di un Comune italiano, Bologna 1964
–
I due globi del cosmografo veneto Vincenzo Coronelli (1650-1718)
conservati nella Biblioteca civica di Iesi (Ancona), 1958
–
I globi terrestri e celesti di epoca antica che si conservano nelle
Marche, Faenza 1981
–
Il piano territoriale di coordinamento delle Marche, Palermo 1964
–
Ipotesi per una “regionalizzazione” della Romagna, Faenza 1975
–
L’ambiente di Tavullia e del suo territorio, Tavullia 1984
–
L’architettura rustica in Italia. Variazioni di un tema (1949-1970),
Camerino 1980
–
L’arte della caccia secondo Federico II di Svevia, marchigiano
Pesaro 1995
–
L’attività di Antonio Cecchi in Africa nel 1885 in alcune sue
lettere, Ancona 1949
–
L’industria delle Corone da Rosario nelle Marche centrali, Ancona
1957
–
L’interessante caso dei Comuni agrigentini di Cammarata e di San
Giovanni Gemini, Faenza 1980
–
L’opera geografico-economica di Antonio Cecchi, Herbita 1982
–
La cartografia italiana attuale, Herbita 1984
–
La fittezza del reticolato idrografico nel Piceno, Faenza 1979
–
Le “grandi scoperte” e i viaggi di esplorazione (basi economiche
fondamentali), Herbita 1981
–
Le basi geografiche della programmazione economica in Sicilia, Bologna
1967
–
Le basi geografiche per lo studio dei fenomeni sociali – demografici
ed economici delle Marche, Bari 1957
–
Le Diocesi delle Marche in età sistina, Fano 1988 estratto
–
Le rappresentazioni delle Città delle Marche nella numismatica
storica medioevale e moderna, Faenza 1980
–
Le significazioni ambientali della rivista “Fra Crispino”
(1911-1925), 1985
–
Materiale geo-cartografico di epoca antica, Roma 1979
–
Note e recensioni geografiche marchigiane, Camerino 1956
–
Notiziario di geografia economica 1975-78; 1976-77; 1977-78; 1978-79,
Palermo 1980
–
Orizzonte fisico e tavola oraria del tempo medio di Ancona, Ancona
1955 (2 copie)
–
Paesaggi terrestri e Regioni naturali dei Continenti, Ancona 1949
–
Per una geografia del domani: i fondamenti geografici della
“programmazione economica” delle Regioni italiane, Patron 1974
–
Pietro Cuppari (1816-1870), Palermo 1979
–
Porto Empedocle (Ricerche di Geografia Economica), Palermo 1971
–
Profilo geografico della Regione marchigiana, CCIAA 1988
–
Questioni di didattica della Geografia (1960-1961), 1973
–
Testimonianze e documenti sulle vicende dell’Albania 1943-1945, 1986
–
Un Comune dell’ennese minerario e rurale. Villarosa, Caltanisetta
1983
–
Un’antica carta geografica conservata nella Biblioteca comunale di
Iesi, Ancona 1982
–
Una “Comunità” della bassa valle dell’Esino (Marche centrali)
Chiaravalle. Profilo geo-economico, Palermo 1986 (4 copie)
–
Una esplorazione minore di Antonio Cecchi, Pesaro 1952
–
Unità delle Narche, Osimo 1955
–
Giacomo Costantino Beltrami scopritore delle sorgenti del Mississippi,
Filottrano 1981
–
F. Bonasera e Angelo Antonio Incorvaia – Il “Marchignolo”. Un
interessante esempio di sub Regione delle Marche, 1988
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