Si tratta di un manoscritto in arabo su foglia estremamente raro islamico trovato nel paese etiope. Proviene dalla città di Harar. Misura 21 cm x 14 cm

Harar è una città murata che si trova sulla parete orientale della Great Rift Valley  (la valle della grande falla)  ed è il capoluogo della più grande regione amministrativa dell'Etiopia, Hararge. La posizione della città offre una splendida vista sulla campagna circostante - il vasto deserto della Dancalia, a nord, le montagne Harar fertili a ovest, e le ricche pianure Ogaden bestiame a sud. Harar era una città religiosa e ferocemente è stata una città proibita (chiusa al pubblico), fino al 1887, quando Menelik restaurò il potere centrale. Con le sue 99 moschee, tra cui la Moschea Grande del XVI secolo con le belle torri gemelle e lo snello minareto, è considerata la quarta città più santa dell'Islam dopo la Mecca, Medina e la Cupola della Roccia a Gerusalemme. Le donne non sono ammesse all'interno della moschea.

(Patrimonio archivio-biblioteca Ernesto Paleani)